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Dermatologia Mater Dei

Mascherine, come proteggere la pelle del nostro viso

23 Novembre 2020/in corsi e formazione, Informazione /da Valentina Guglielmelli

È da qualche mese che la mascherina è entrata bruscamente nella nostra vita quotidiana, questo dispositivo di protezione individuale è fondamentale per ridurre i rischi di contagio da Coronavirus. Ma indossandola giorno dopo giorno in molti hanno iniziato a notare che la mascherina ha degli effetti sul nostro viso.

Le mascherine infatti rappresentano un vero e proprio ostacolo alla corretta funzionalità della nostra pelle, non solo per gli effetti conseguenti all’ambiente caldo-umido che viene a determinarsi indossandole per più ore al giorno, ma anche per quelli legati al contatto diretto con i materiali con cui sono realizzate e alla pressione cutanea da esse esercitata.

Le mascherine attualmente utilizzate le filtranti FFP2 e FFP3, con o senza valvola sono indicate per il personale sanitario che richiede livelli di protezione elevati. Le mascherine chirurgiche sono in grado di proteggere le persone che ci circondano da eventuali goccioline di saliva che potremmo emettere parlando o starnutendo. Poi ci sono quelle in tessuto lavabile che sono considerate al pari di quelle chirurgiche.

Manifestazioni cliniche

Il respiro che resta intrappolato all’interno della mascherina crea un ambiente caldo e umido e il continuo sfregamento del tessuto sulla pelle, può favorire l’insorgere di rossori, eruzioni cutanee o dermatiti. E quando, dopo una giornata, la si toglie, l’esposizione ad un ambiente più asciutto e fresco può creare uno squilibrio cutaneo.

Le manifestazioni cutanee variano in base al tipo di pelle. Si può presentare la Xerosi cutanea, ovvero pelle molto secca e disidratata; eritemi, arrossamento cutaneo; eczemi, arrossamento cutaneo con vescicole e croste, segno di dermatiti irritative (DIC) o dermatiti allergiche (DAC) da contatto; eruzioni acneiche, papule e/o pustole di dimensioni variabili; impetigine, sovrainfezioni batteriche su lesioni cutanee.

I soggetti più sensibili tendono a manifestare prevalentemente fenomeni xerotici localizzati o diffusi. I soggetti atopici e quelli con pelle molto chiara tendono invece a manifestare per lo più fenomeni irritativi con eritemi ed eczemi unitamente a fenomeni xerotici.

Nei soggetti atopici in particolare o con predisposizione allergica possono assumere quadri importanti che richiedono anche terapie sistemiche a base di cortisonici e antistaminici oltre al trattamento topico previsto per lo più in tutte le forme.

Frequenti sono anche i fenomeni di impetigine legati al grattamento di aree del volto fonte di intenso prurito indotto da una cute molto secca e disidratata o a fenomeni di pressione su aree circoscritte, esercitati dalle mascherine.
I soggetti con pelle tendenzialmente seborroica o acneica tenderanno ad acutizzare l’aspetto papulo pustoloso tipico dell’acne o a presentarlo in assoluto in forma persistente.
Frequenti inoltre i fenomeni di iperseborrea con la formazione di punti neri.

Lo stesso possiamo dire a proposito di soggetti affetti da rosacea (infiammazione cronica caratterizzata da arrossamento del volto) che hanno visto notevolmente acutizzare i loro quadri clinici abituali con il peggioramento sia delle fasi eritematose che di quelle eritemato-pustolose.

Dermatologia Paideia

Regole da seguire per proteggere la pelle

Nell’ambito della gestione delle complicanze derivanti dall’uso delle mascherine, è opportuno seguire alcune semplici regole che possono sicuramente minimizzarne e attenuarne l’intensità.

  • Intensificare la cura quotidiana della pelle puntando su detergenti delicati evitando il più possibile quelli aggressivi;
  • mantenere la cute il più possibile idratata con prodotti in grado di mantenere in equilibrio la barriera cutanea e che contrastino l’eccessiva secchezza della pelle senza peraltro risultare eccessivi;
  • Nelle zone a più alta frizione applicare prodotti che creino un effetto barriera con i punti di maggiore contatto pressorio;
  • Evitare l’uso di prodotti occlusivi o make-up eccessivi.

Per i soggetti con patologie conclamate è opportuno rivolgersi ai propri dermatologi per l’adattamento delle terapie in corso o per evitare recidive di quadri clinici già trattati.

È indispensabile inoltre un consulto dermatologico per i soggetti che per la prima volta riconoscano sulla propria pelle almeno uno dei segni clinici già discussi al fine di programmare insieme un corretto approccio terapeutico per una buona routine quotidiana.

Per una valutazione completa della salute della pelle è possibile effettuare il check-up. Visita la pagina di dermatologia o prenota una visita chiamando il numero 06 83600600.

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