Ora legale: quale effetti sul nostro organismo?
Nemmeno a farlo apposta, proprio nei giorni scorsi il voto del Parlamento Europeo ha stabilito che il 2021 sarà l’ultimo anno in cui assisteremo al passaggio dall’ora solare a quella legale, che torna puntualmente l’ultimo weekend di marzo.
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, quindi, ricordiamoci di spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora. Si dormirà perciò un’ora di meno. Il passaggio dall’ora solare all’ora legale è forse tra i segnali più tangibili dell’arrivo della primavera e della bella stagione. Si allungano le giornate e potremo goderci un’ora di luce in più la sera e la mattina. Questo cambiamento ogni anno produce un dibattito sugli effetti che provoca nell’organismo, quasi come un effetto jet-lag.
Il sonno è senza alcun dubbio una componente essenziale del nostro benessere, influisce sul nostro umore e di conseguenza sulle nostre relazioni sociali e sulla vita lavorativa. Pertanto questa alterazione, per quanto limitata e circoscritta a questo weekend, può arrecare fastidio e influire sulla qualità e il ritmo del sonno soprattutto sui soggetti che già normalmente nel corso dell’anno presentano disturbi del sonno, arrivando a provocare insonnia.
Gli esperti ci informano che l’alterazione del ciclo del sonno causato dal cambio dell’ora produce effetti che il nostro organismo abitualmente “normalizza” in 2 o 3 notti. Un lasso di tempo molto breve e un disagio estremamente limitato se pensiamo al beneficio che l’ora di luce in più genera sul nostro stato psicofisico per un periodo molto più lungo, circa 7mesi, e se consideriamo che il nostro corpo è in grado di attutire e adattarsi a cambiamenti molto più drastici ed estremi.
Tuttavia chi già soffre di disturbi del sonno può trovare nel passaggio all’ora legale un trauma in più che acuisce effetti ben noti quali l’incapacità di prendere sonno o i risvegli ripetuti e precoci le cui conseguenze, se reiterati, portano a manifestazioni di stress e malumore, e perfino disturbi fisici come problemi cardiovascolari e metabolici.
Niente allarmi: nei soggetti non patologici gli effetti sono transitori.
I SINTOMI PIÙ COMUNI?
Irritabilità, sonno interrotto, stress, mal di testa, stati d’ansia, difficoltà a mantenere la concentrazione.
Spesso ci dimentichiamo però che il nostro organismo è una macchina talmente perfetta da “aggiornarsi” automaticamente e in tempi decisamente rapidi, ma possiamo favorire questo adattamento con dei piccoli accorgimenti:
- Assumere una quantità maggiore di magnesio aiuta a contrastare lo stress causato dal cambio d’ora. Oltre a specifici integratori il magnesio è presente in alcuni alimenti come ad esempio verdure a foglia verde, frutta secca e cioccolato amaro.
- Anche la melatonina aiuta a conciliare il sonno.
- Sport e attività fisica all’aria aperta, meglio se la mattina, mai la sera, sono un vero e proprio toccasana per riprendere la regolarità del sonno: aiutano a familiarizzare con il nuovo ciclo solare, contrastano la svogliatezza, aumentano la produzione di vitamina D.
Se volete approfondire, consultate i nostri esperti e chiamate per un appuntamento al numero 06.83600600
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